Stasera a Torino, presso l’Unione culturale Via Battisti 4, ci sarà un evento che abbiamo fortemente voluto, insieme a dei partner straordinari tra cui Cobs Piemonte, ITARDD, Neutravel, Isola di Arran siamo riusciti a organizzare. Grazie all’Unione Culturale, che ha deciso di ospitare e promuovere l’evento, stasera sarà possibile per chi parteciperà avere degli elementi in più per comprendere cosa vuol dire ridurre il danno e avere un rispetto della vita, aldilà dei giudizi morali e delle proprie idee personali. Itanpud aps con Love in the time of Fentanyl vuole promuovere uno sguardo critico e invitare tutti, persone che usano droghe, operator@, tecnic@ della sanità, docent@, studenti, cittadin@ a qualunque titolo interessanti al fenomeno droghe e salute pubblica, ma veramente tutti e tutte a prendere atto che la situazione attuale oggi più che mai richiede di prendere posizione. Avere una visione ben chiara che le politiche sulle droghe sono un termometro su come vengono considerati salute, diritti umani, dignità dei soggetti più esposti a difficoltà personali e sociali. E’ necessario fare un fronte compatto alla nuova ondata proibizionista e repressiva. Il proibizionismo si insinua sottilmente nelle nostre vite e nella nostra cultura. Allora anche un evento come quello di stasera può aiutarci a comprendere come difenderci. E oggi non è un giorno qualunque: fare questo evento nel giorno del drug checking day ha un maggior valore. Perchè Love in The Time of Fentanyl parla di un cambio di prospettiva, di un approccio differente al fenomeno, cosi come il drugchecking con pragmatismo e senza ideologia, tutela la salute e riduce i rischi. ITANPUD ha promosso Love in the time of Fentanyl entrando in contatto con la realtà di DULF il drug users liberation front Canadese. Una straordinaria storia quella di DULF che staserà verrà raccontata cosi come si parlerà del progetto Eroina, l’osservatorio per una mappatura della qualità dell’eroina, un progetto nato dal basso, da un gruppo informale di users, il gruppo Dal Ponte. Il progetto, attualmente in una fase di basso regime operativo, ha mappato con analisi della sostanza, il drugchecking appunto, di primo e secondo livello, interviste tra users, la qualità dell’eroina in seguito a due pericoli per la salute: la minore reperibilità della sostanza in seguito alle politiche dei Talebani in Afghanistan con tutto ciò che ne consegue ( tagli delle sostanza, viraggi su altri consumi, mix con altre sostanze per potenziare gli effetti) e poi, il rischio del Feantanyl che se in Italia non ha mai avuto ragione di destare allarme in modo concreto è sempre stato un rischio da considerare, maggiormente se in un periodo in cui la reperibilità della sostanza di qualità è precaria. Insomma stasera a Torino c’è la possibilità concreta di avere maggiore consapevolezza su cosa comporta l’ossessione proibizionista e punitiva: impedisce di tutelare la vita umana, per questo abbiamo ritenuto questo film uno strumento straordinario. Potrà sembrare romantico ma la riduzione del danno è una pratica sociosanitaria che comprende molti interventi ma è sopratutto un’atto di amore nel senso più ampio del termine.